Fénis

Autore: Maria Vassallo

La solita passeggiata nei boschi della media Vda tra roverelle e conifere, funghi e fiori, e poi all'improvviso uno squarcio di luce sulla valle principale: tutto come da copione! Ma la strada ora è ben definita, scolpita nella roccia, e a ogni passo ti accorgi del peso del tempo: nell'usura delle pietre, nei segni incisi sui bordi della strada. E infine … una cappella emerge dal bosco! San Grato, con la sua pianta ottogonale e il suo elegante portoncino in legno, è solo l'anticipazione di un'altra presenza molto più spettacolare. Proseguendo lungo il sentiero si cambia direzione e sembra quasi di fare un percorso a ritroso; invece s'imbocca un sentiero scosceso e ben segnato che si appoggia su una parete rocciosa verticale, a 400 metri dal microscopico villaggio di Cerise, nel Vallone di Clavalité.


La cappella di Saint-Julien è un piccolo eremo abbarbicato – non si sa come – sulla roccia; lo utilizzarono numerosi eremiti per lunghi periodi, vivendo di questua nella parrocchia di Fénis.
La dedicazione a Saint-Julien ricorda il martirio del santo che, essendo cristiano, venne obbligato a lavorare con altri schiavi nella miniera di Misérègne; a causa della sua religione e del proselitismo che faceva tra i prigionieri e soldati romani venne portato sulla cresta del monte e gettato nel dirupo. I suoi seguaci eressero una piccola cappella nel luogo del martirio.